Riassaggio questo Barbaresco Montestefano della Cantina dei Produttori del Barbaresco, una bella realtà che raccoglie oggi 54 soci conferitori, a coprire 110 ettari di vigna nelle posizioni migliori per il nebbiolo di questa denominazione. Annata 2004, quindici anni in questo momento, molto ben portati. La 2004 è stata un’annata eccellente, forse non la migliore in assoluto di questo primo ventennio del XXI secolo (2001, 2012,2015 e 2016 hanno ottenuto valutazioni leggermente migliori), ma siamo sicuramente vicini alla vetta.
A parte il fatto che bisognerà vedere se le ultime annate più recenti confermeranno appieno le loro promesse. Quello di Montestefano, uno dei Barbaresco riserva proposti dalla Cantina dei Produttori con la menzione aggiuntiva della loro provenienza (all’epoca , quando non esistevano ancora le MGA, l’etichetta riportava timidamente “Riserve distinte per località”), è uno dei più baroleggianti, per la sua struttura robusta . Viene da una vigna di quattro ettari e mezzo esposta a sud/sudest a 230-280 m. sul livello del mare, ben riparata dai freddi venti settentrionali, vicinissima alla vigna di Montefico (altra apprezzata riserva) e situata mediamente un po’ più in alto, con un microclima leggermente più caldo.
Il vino, a differenza dell’etichetta, che mostra evidenti i segni della sofferenza dell’umidità ambientale, è ancora giovanile, nel colore, nei profumi, nel sorso vigoroso. Vibrante e molto seduttivo, sente la ciliegia scura, è arricchito da eleganti note floreali (rosa, violetta), conserva una notevole grazia pur con la sua muscolarità. Insomma irresistibile (92/100).
Un cenno sull’annata e sui produttori. La vendemmia del 2004 è stata leggermente ritardata rispetto alle annate precedenti. Dopo la torrida annata 2003, le abbondanti piogge autunnali e dei primi mesi del 2004, avevano permesso di recuperare le risorse idriche messe a dura prova dalla siccità dell’annata precedente. Poi, dopo la neve invernale, la primavera ha portato altre pioggie, abbondanti e ripetute, che hanno dapprima suscitato un certo allarme per la peronospora, poi per l’oidio. Fortunatamente il miglioramento del tempo, dopo maggio, e la mancanza di ondate di caldo eccessivo durante l’estate, hanno permesso una crescita e una maturazione ottimali delle uve, nonostante l’inevitabile ritardo del germogliamento. La raccolta, che non ha sofferto delle grandinate che hanno colpito l’8 agosto alcune zone meno fortunate del Barolo, ha potuto svolgersi senza eccessivi patemi d’animo, con una qualità delle uve eccellente.
Fondata nel 1958, la Cantina dei Produttori di Barbaresco, vinifica solo uve nebbiolo, dalle quali ricava, oltre al suo vino base, il Langhe Nebbiolo, un Barbaresco DOCG e, nelle annate favorevoli, nove riserve riportanti le MGA (Menzioni geografiche aggiuntive), il nome del cru e dei proprietari: Asili, Rabajà, Rio Sordo, Ovello, Pajé, Muncagota, Montefico, Pora, e ovviamente Montestefano. I conferitori delle uve da cui è tratta questa riserva (prodotta per la prima volta nel 1974) sono Gonella, Maffei, Marcarino, Rivella, Rocca e Vacca. Prezzo dell’ultima annata in commercio,orientativamente 45-50 euro la bottiglia.
Produttori del Barbaresco S.A.C., via Torino 54, 12050 Barbaresco (CN), http://www.produttoridelbarbaresco.com/