Sopra: Bordeaux dall'alto vista dal ristorante "Le 7" della Cité du Vin
Bordeaux è una città ricca di fascino che meriterebbe di essere visitata non soltanto per il suo vino. E’ anche ricca di locali di tutte le tipologie, nei quali è possibile sfamarsi abbastanza piacevolmente e bere ottimo vino senza svenarsi. Sì, il vino nei ristoranti francesi è generalmente abbastanza caro (difficile trovarne per meno di 50 euro la bottiglia), ma la maggior parte dei ristoranti ha una sua lista di vini serviti al bicchiere (da 6-8-12 cl.) e una scelta di piccoli produttori che offrono un soddisfacente rapporto qualità-prezzo.
In questo breve articolo, che fa seguito a quello di qualche tempo fa (leggilo cliccando qui), mi limiterò a dare pochi, ma spero ben centrati, riferimenti ai lettori che intendano recarsi a Bordeaux per scoprire i grandi crus della regione. Eviterò di segnalare ristoranti stellati , che ciascuno può ritrovare nella Guide Michelin o quelli selezionati dalla Gault & Millau, concentrandomi su quelli middle range, che offrono qualità, piacevolezza e un costo accessibile, senza richiedere lunghi tempi di prenotazione.
A Bordeaux , tra i miei preferiti , è il bel ristorante Le 7, così denominato perché situato al VII piano della modernissima “astronave” della Cité du Vin. Aperto pure di sera, vi si può andare anche solo per mangiare, se avete già visitato il percorso permanente e le esposizioni temporanee che vi si tengono periodicamente.
Luminoso e panoramicissimo (imperdibile la vista sulla Garonne e sul centro di Bordeaux), Le 7 offre una cucina moderna, molto curata, basata su ingredienti del territorio, e una ricca carta dei vini, non soltanto della regione bordolese, molti dei quali proposti al bicchiere. Prima di andare a mangiare (non mancate di prenotare per non dover attendere), potete bere qualcosa al Bar à vin di Latitude 20, al piano terra, o recarvi al piano ancora superiore (l’VIII) per assaggiare un bicchiere dalla ricchissima selezione di bottiglie di tutte le regioni del mondo. Il servizio è molto gentile e garbato e i costi ragionevoli. Ricordate che la domenica il ristorante chiude alle 19, mentre tutti gli altri giorni si continua fino alle 23. La Cité du Vin si trova al 4 Esplanade de Pontac, tel. +33 5 64 31 05 40
Nella foto sopra, il bar della Cité du Vin all'VIII piano
A Bordeaux centre il coup de coeur di quest’anno è C’Yusha.
Non si tratta di un ristorante russo o giapponese : C sta per Célibert, il titolare, e yusha è una contrazione dei nomi delle figlie. Pierrick Célibert è un talentuoso chef con esperienze da Michel Guéraud, Bernard Loiseau e Alain Ducasse, che, con la moglie Karine, ha rilevato il ristorante Les Plaisirs d’Ausone dello chef stellato Philippe Gauffre, e ha creato questo elegante locale, dalle ampie volte in pietra, dallo stile minimalista, molto intimo e accogliente, con cucina a vista, pochi tavoli ben distanziati. Vi si mangia un’ottima cucina fusion, delicata e molto creativa, che utilizza materie prime di grande qualità di fornitori abituali. Menu a 38 euro (naturalmente vini esclusi), con alternativa di terra e mare, e “surprise” a 46, costituita da sei piccole portate. La scelta di vini è sufficientemente ampia, con produttori noti e meno noti, di buona affidabilità, proposti a prezzi moderati.
C’Yusha, 12 rue d’Ausone, tel. +33 5 56 69 89 70
Per coloro che amano la cucina succulenta (anche se non proprio leggera) del Sud-Ouest è sempre una risorsa La Tupina, non a caso molto frequentato anche dai turisti alla ricerca di sensazioni forti : vi si servono piatti rustici della tradizione, abbondanti e robusti, serviti in un locale-antro molto caloroso e accogliente (all’ingresso un camino omerico sempre acceso ). Subito un paté o una terrina con verdure crude, poi zuppe, carni d’oca, porc noir, agnello. La carta dei vini non è amplissima, ma abbastanza adatta alla cucina che viene proposta dal locale: bottiglie della regione (non solo Châteaux prestigiosi, ma buona scelta di vini del Médoc e dell’Haut-Médoc e delle appellation ingiustamente ritenute minori, come Fronsac o Castillon) e di altrove.
La Tupina, 6 rue de la Porte de-la—Monnaie, tel. +33 5 56 91 56 37
Non ho avuto occasione di tornarci quest’anno, ma ho ottimi ricordi del Comptoir de Cuisine, nella bella Place de la Comédie, e di Dan, uno dei locali più interessanti di Bordeaux per la cucina orientale. Il primo è un locale elegante e accogliente, nel quale vengono proposti piatti classici ben eseguiti (splendida la sella d’agnello), e una carta dei vini abbastanza ampia e variata, nella quale è possibile trovare qualche buona bottiglia smart.
Comptoir de Cuisine, 2, place de la Comédie, tel. +33 5 56 56 22 33
Dan è un piccolo locale , intimo e accogliente, situato al centro del “vieux Bordeaux”, nel quale Harmony e Jérome Billot, dopo alcuni anni trascorsi a Hong-Kong offrono piatti raffinati che uniscono ottime materie prime locali e una elegante cucina asiatica. Ottima, anche se non molto ampia, la scelta di vini biologici e biodinamici della Loira (Germain, Guiberteau) e della Borgogna (Denis Mortet) , che arricchiscono una buona selezione di piccole proprietà del bordolese.
Dan, 6 rue du Cancéra, tel. +33 5 40 05 76 91
Fuori Bordeaux, ideale per una sosta visitando gli châteaux di Pauillac, è il piacevolissimo Café Lavinal,nell’antica piazzetta di Bages, una valida e assai meno costosa alternativa al lussuoso Château de Cordeillan. Un localino molto cosy nel quale è possibile assaggiare una buona cucina di mare (l’estuario è vicino), oltre che le eccellenti ostriche di Mr. Lucet (19 euro la dozzina), golose terrine e piatti di carne (chops di maiale, entrecôtes di bue, oca selvatica).Vini delle proprietà Cazes (Lynch-Bages) e dei territori vicini , ma anche qualche buona scelta borgognona (Roulot e il Bouzeron di De Villaine), con estensioni in Alsazia e nel Languédoc. Interessanti l’offerta al bicchiere, da 6,12 e addirittura da 2 cl. per un semplice assaggio dei vini di Château Brane-Cantenac
Café Lavinal, place Desquet, Pauillac, tel. +33 5 57 75 00 09
Se vi trovate sulla Rive Droite per visitare gli Châteaux dell’altra sponda della Garonne, un buon indirizzo, piacevole e accogliente è L’Envers du Décor a Saint-Emilion (molto eleganti le boiseries) .
Centralissimo (la collegiale è a un passo) bistrot à vin (anche bottiglie da asporto), con una notevole carta dei vini, soprattutto della Rive Droite (ahi ahi al portafoglio), una buona cucina di territorio. Accoglienza molto garbata e servizio veloce.
L’Envers du Décor, 11 rue du Clocher, Saint-Émilion , tel. +33 5 57 74 48 31
Infine, solo un cenno agli “stellati”: ce ne sono diversi a Bordeaux e nelle vicinanze. Tutti molto costosi e con tempi di prenotazione non velocissimi. Tra quelli più stuzzicanti, a parte le valutazioni e i riconoscimenti ufficiali, che naturalmente non mancano, si dice molto bene de Le Quatrième mur del talentuoso Philippe Etchebert, con annessa brasserie, nel Palace du Théatre, e del Garopapilles di Tanguy Laviale, cave à vin e ristorante, étoile montante di Bordeaux. Da provare la prossima volta che tornerò a Bordeaux, quando lo sfracello di questi giorni sarà finito.